Vista la grande offerta di immobili in vendita e la non proporzionata domanda, chi compra si trova nella posizione avvantaggiata di avere una grande scelta e chi vende nella posizione difficoltosa di doversi "distinguere" dagli altri. Certo l'immobile in sé già fa "valore aggiunto" se è di qualità, al prezzo corretto e giustamente valorizzato.
Comunque a volte i venditori cercano di effettuare "migliorie" per avere più possibilità di vendita. O, ancora più diffuso, capita che precedentemente all'idea di vendita, erano state fatte ristrutturazioni o modifiche o "extra" che al momento della vendita, si vogliono recuperare aumentando il prezzo di vendita.
Cosa non fare, quindi? Ecco un interessante compendio ( anche se non completo) di quello che sicuramente non si può recuperare al momento della vendita.
- Ristrutturazione della cantina: davvero inutile spendere per un locale "nascosto".
- Installazione di grandi apparati elettronici impianto home theatre o la predisposizione per l'impianto stesso, non può essere recuperato.
- Concentrarsi negli spazi all'aria aperta: avere una cucina all'aperto o una zona per il barbecue è utile solo se è possibile utilizzare questi spazi per vari mesi all'anno. Al contrario, meglio costruire un camino
- Extracapitolato: spesso chi ha acquistato una casa sulla carta e poi la rivende, tenta di recuperare i costi dei lavori extra, ma per quanto siano un valore aggiunto, non possono mai essere recuperati completamente.
- Parti arredate: di solito l'unico modo per recuperare il costo dell'arredamento in caso di vendita, è un accordo a parte con l'acquirente; forse non si recupererà tutta la spesa.
Occhio quindi a differenziarsi dalla massa, ma senza eccedere.
(Ispirazioni: idealista.it; zillowblog.com)
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